di Mario Paolo D’Arezzo
In questa breve guida ti riassumiamo quello che devi sapere per attuare il tuo modello di business.
Il modello di business è la base di tutti gli obiettivi futuri e delle strategie di un’impresa.
Dietro ogni impresa di successo c’è sempre una buona idea. Tuttavia, per trasformare un’idea commerciale in un’impresa che faccia profitto, è necessario il modello di business giusto, che generi valore, collochi prodotti o servizi sul mercato, acquisisca clientela e ottiene entrate.
La scelta di un modello di business adeguato è la base della pianificazione strategica.
È infatti necessario un modello sufficientemente flessibile che si possa adeguare alle condizioni di mercato in continuo cambiamento o alle nuove conoscenze che spesso si rivelano solo nel corso dell’attività commerciale.
1. Definizione e contenuti di un modello di business, quale è il tuo valore aggiunto?
Quale è il tuo valore aggiunto che vuoi offrire alla clientela? Perché dovrebbero venire da te ed utilizzare i tuoi servizi?
Rispondere a queste domande ti può permettere di fare la differenza, prima però devi conoscere a) il tuo mercato di riferimento;
b) devi elaborare una proposta convincente che risolva le criticità che altre aziende hanno trovato;
c) devi offrire un prodotto o un servizio unico diverso rispetto a quello che è già presente sul mercato;
d) devi capire se la tua offerta è conveniente in riferimento ai bisogni specifici della clientela target;
e) devi essere chiaro e spiegare ai tuoi clienti i vantaggi della tua offerta;
2. Che tipo di clientela cerchi?
L’identificazione dei segmenti clientela rilevanti è fondamentale per lo sviluppo di un modello di business. Un’esatta definizione dei segmenti aiuta a orientare in modo mirato un prodotto o un servizio, come pure la strategia di marketing e distribuzione a esigenze, preferenze e comportamenti specifici della clientela potenziale.
Di norma, i segmenti di clientela vengono definiti sulla base delle caratteristiche riportate di seguito.
- Caratteristiche demografiche: età, sesso, livello di formazione, reddito, professione ecc.
- Caratteristiche geografiche: posizione, aree urbane o rurali ecc.
- Caratteristiche psicografiche: interessi, hobby, valori, impostazioni, stile di vita ecc.
- Caratteristiche comportamentali: abitudini di acquisto, tasso di utilizzo, fedeltà al marchio, sensibilità al prezzo, comportamento sui media ecc.
Pertanto, non vengono elaborati singoli individui, ma interi gruppi con preferenze simili. In questo modo è più facile gestire le campagne di marketing, raggiungere fatturati maggiori e risparmiare sui costi pubblicitari, perché c’è meno dispersione.
3. Valuta quelli che possono essere i canali di distribuzione del tuo prodotto
La scelta dei canali di distribuzione è fondamentale per raggiungere la potenziale clientela.
I canali non servono solo a commercializzare e vendere prodotti o servizi, ma anche a gestire e fidelizzare la clientela.
Possono essere fisici (negozi al dettaglio o eventi) o digitali (siti web, social media o marketing via e-mail). Un utilizzo efficace di questi canali consente di comunicare con la clientela, costruire relazioni e, in ultima istanza, raggiungere gli obiettivi di vendita prefissati.
4. Costruisci un progetto industriale ed un business plan
La predisposizione di progetto industriale e di un business plan rappresentano una tappa essenziale per la tua impresa, cerca di comprendere al meglio i modelli fiscali di riferimento e pianifica i costi in maniera certosina, ricordati i costi sono sempre certi, le entrate sono spesso incerte e nebulose.
5. Vuoi avere successo?
Per avere successo, un’azienda necessita delle risorse giuste, che consentono di realizzare il tuo valore aggiunto.
L’identificazione e l’amministrazione di queste risorse chiave sono passaggi decisivi per la produttività e la durevolezza di un modello di business. Le risorse chiave possono essere suddivise in diverse categorie: risorse fisiche, intellettuali, umane e finanziarie.
6. Costi
Cerca di pianificare i tuoi costi, in quanto i costi di un’impresa includono tutte le uscite necessarie per l’esercizio e il mantenimento dell’attività aziendale. La struttura dei costi costituisce la base per la struttura dei prezzi, l’analisi della redditività e la pianificazione strategica. I costi possono essere ripartiti in diverse categorie.
- Costi fissi: uscite che restano costanti indipendentemente dal volume di prodotti, ad es. canoni di locazione per i locali commerciali, salari, assicurazioni e costi per servizi e software. Questi costi vengono sostenuti periodicamente e sono pertanto pianificabili.
- Costi variabili: sono direttamente proporzionali al volume di prodotti e servizi, ad es. costo dei materiali, costi di lavoro diretti, provvigioni di vendita e costi di spedizione. Più prodotti si producono o più servizi offre un’azienda, maggiori saranno i costi variabili.
- Spese una tantum: spese che non si presentano periodicamente, ma che sono legate a progetti, acquisti o eventi specifici. Rientrano in questa categoria i costi per la costituzione dell’impresa, grandi investimenti in equipaggiamento o tecnologie, costi per traslochi o campagne di marketing.
- Costo del capitale: costi per il finanziamento dell’impresa con capitale proprio o di terzi, ad es. interessi per i crediti contratti e i dividendi.
- Costi operativi: spese correnti per l’attività aziendale quotidiana, inclusi i costi amministrativi, i costi di marketing e distribuzione, manutenzioni e riparazioni.
Queste sono solo alcune delle idee che devi avere se vuoi fare impresa.
La nostra esperienza ed il nostro studio legale è sempre al servizio delle imprese, se hai bisogno di una nostra consulenza contattaci.