Siamo sicuri di avere pianificato correttamente la nostra successione? Cosa ne sarà dei nostri soldi della nostra casa e dei nostri debiti quando non ci saremo più? La morte costituisce un evento giuridico i cui effetti non sempre si riescono a prevedere, allora è necessario pensare a quello che sarà del dopo di noi!
L’obiettivo della pianificazione successoria è quello di trasferire le nostre proprietà alla prossima generazione, secondo i nostri desideri, nel modo più efficiente possibile e con il minor numero possibile di problemi.
Perché la pianificazione successoria è una necessità?
Quando si pianifica, si cerca anche di evitare che dopo la nostra morte:
- sorgano incertezze su chi siano gli eredi o i legatari;
- che gli eredi non litighino sui beni presenti nell’asset ereditario;
- evitare che gli eredi possano dispendere il patrimonio a loro lasciato;
I principi di base della pianificazione successoria
La pianificazione successoria inizia già con la redazione di accordi prematrimoniali che devono riguardare l’intera famiglia, è opportuno rivolgersi al proprio avvocato per predisporre la giusta pianificazione fiscale e successoria fin dal momento in cui si pensa di volersi sposare o convivere.
Tuttavia non tutti sanno che esistono anche sistemi diversi al testamento per disporre dei propri beni per quando non ci saremo più.
I modelli contrattuali che consentono al soggetto di disporre in vita dei propri beni, alternativi al testamento, sono atti tipicamente patrimoniali destinati a produrre effetti definitivi al momento della morte ma, tuttavia, fino a quel momento revocabili, in modo tale da non porsi in contrasto con il divieto di patti successori.
Per opportuna chiarezza è necessario ricordarne alcuni:
- le disposizioni a favore di terzo da eseguirsi dopo la morte dello stipulante,
- le clausole di consolidazione o di continuazione (per le società di persone) e le clausole di gradimento, di prelazione e di opzione (per le società di capitali),
- il patto di famiglia,
- il trust
Altri modelli negoziali alternativi al testamento sono:
- la donazione;
- la vendita di cosa altrui;
- il contratto di mantenimento;
E’ chiaro che la scelta di questi strumenti dovrà essere studiata e prevista caso per caso, questa è la ragione per la quale è necessario valutare per tempo i propri obbiettivi successori.
Per questa ragione scegliete sempre specialisti del settore o professionisti iscritti in appositi albi professionali, i quali sapranno indirizzavi nel modo migliore.